05|07
2021
di Sara Duccini
Beni confiscatiRozzano valorizza beni confiscati alle mafie grazie al regolamento elaborato con Anci Lombardia
Ventidue articoli per dettagliare obblighi, competenze e procedure che garantiscano il più corretto utilizzo degli immobili sottratti dalla Magistratura al patrimonio di chi si è arricchito attraverso i crimini più odiosi, perché siano restituiti alla città. Il Comune di Rozzano è tra i primi Comuni a dotarsi di un regolamento sui beni confiscati, prezioso strumento per continuare a promuovere la legalità e la sicurezza, e per restituire alla collettività beni appartenuti alla categoria più pericolosa di autori di reato, quelli organizzati contro la stessa comunità.
“Siamo orgogliosi di aver confermato ancora una volta la centralità del contrasto all’illegalità tra le scelte di questa amministrazione” – sottolinea il sindaco Gianni Ferretti. Il documento è stato elaborato in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) in un percorso supervisionato dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).
“Uno strumento innovativo per aumentare servizi ed opportunità all’insegna della legalità e della partecipazione” – conferma Cristina Perazzolo vice sindaco e assessore alla sicurezza e alle politiche sociali.
Il regolamento consente di valorizzare gli immobili come la villetta di via Molise 5 a Rozzano, già confiscati alla mafia e acquisiti ad usi istituzionali e sociali. Facilita inoltre l’assegnazione di ulteriori beni che potranno rispondere a nuovi bisogni, per farne luoghi simbolo del bene comune, spazi di socialità, servizi per i cittadini più vulnerabili e bisognosi dell’attenzione e della cura delle Istituzioni e della collettività.
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